Sicurezza sul lavoro: la figura del RLS
Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza RLS? Quali sono i suoi compiti? In questo articolo daremo una risposta a queste domande.
Cominciamo col dire che questa figura aziendale non è di nuova concezione, ma era già presente nello Statuto dei Lavoratori (L. n. 300/1970), poi approfondita dal Testo Unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Lo scopo della sua designazione è quello di rendere partecipi i lavoratori in tema di salute e sicurezza in azienda, ma anche di trovare un portavoce tra il personale e le altre figure professionali che si occupano di prevenzione e protezione.
Si tratta di un ruolo di cui si è tanto discusso nel corso del tempo, in quanto si è rivelato sempre più necessario per il supporto ai dipendenti. Grazie al RLS, i lavoratori possono contare su una figura che dia voce alle loro esigenze circa la salute e la sicurezza sul lavoro, ma anche che verifichi sempre che le misure per la prevenzione degli infortuni siano adeguate.
Cosa significa RLS
Come indicato nel D.Lgs. 81/08, l’ acronimo RLS significa: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza cioè la persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro.
Chi è il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza RLS?
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) è una figura che non obbligatoriamente deve essere nominata dal datore di lavoro. In caso di adempimento, infatti, è previsto dal Testo Unico in tutte quelle aziende che abbiano almeno un lavoratore, tuttavia, non si tratta di un obbligo, ma di un diritto dei lavoratori.
Elezione RLS
I rappresentanti possono essere anche più di uno: 3 rappresentanti per le aziende o unità produttive da 201 a 1.000 lavoratori, 6 per le aziende o unità produttive oltre i 1.000 lavoratori. Qualora vi fossero più impiegati, le aziende o unità produttive possono adottare più di 6 RLS.
Ci sono delle aziende dove non è necessario eleggere il RLS: imprese famigliari, imprese con dove sono impiegati solo lavoratori a progetto e che offrono servizi a domicilio.
Cosa rischia il datore di lavoro se non viene individuato un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza?
Nulla. Non esistono sanzioni per le aziende che non presentano un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Il datore di lavoro non rischia nulla in quanto il RLS è nominato dai lavoratori in quanto loro diritto.
Le uniche procedure a cui deve prestare attenzione sono:
- la richiesta, in forma scritta e dandone evidenza, ai lavoratori per sapere il nominativo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (se non avviene, il datore di lavoro viene sanzionato con una sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 300 €);
- comunicazione all’INAIL dei nominativi del RLS (se non avviene, il datore di lavoro viene sanzionato con una sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 300 €). Questa deve avvenire per via telematica;
- formazione del rappresentante.
Nelle aziende con meno di 15 lavoratori, il rappresentante del lavoratori per la sicurezza viene scelto tra i dipendenti, mentre in quelle che presentano un numero maggiore di impiegati subentrano le rappresentanze sindacali.
Nel caso in cui il Responsabile dei lavoratori per la sicurezza sia un dipendente dell’ azienda, gli vengono riconosciuti dei permessi retribuiti.
La durata del mandato di un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è di tre anni, rinnovabili.
Come avviene l’ elezione del RLS?
Fuori dall’ ambito delle rappresentanze sindacali, i lavoratori si riuniscono per scegliere quello, a loro parere, più consono per ricoprire il ruolo di RLS. Il risultato dell’ elezione deve essere messo per iscritto in un verbale e trascritto nel DVR.
La nomina del RLS è sempre obbligatoria?
No! Non sempre
In alcune casi eccezionali non è prevista la nomina di lavoratori per la sicurezza.
Ad esempio la nomina del RLS non è obbligatoria per:
- i lavoratori autonomi che compiono opere o servizi ai sensi dell’articolo 2222 del codice civile,
- i coltivatori diretti del fondo,
- i soci delle società semplici operanti nel settore agricolo,
- gli artigiani,
- i piccoli commercianti.
L’ RLS può essere esterno all’ azienda ?
Il lavoratore che non vuole assumere il ruolo di RLS può rifiutarsi. Se all’interno dell’ azienda non si trova una persona che ricopra questa figura, allora i compiti vengono svolti dal Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST) come specificato nell’articolo 48 del Decreto Legislativo in materia di sicurezza sul lavoro. In questo caso, è compito del datore di lavoro fare richiesta per questo ruolo rivolgendosi all’Organismo Paritetico.
Responsabilità del datore di lavoro
Il datore di lavoro ha l’obbligo, secondo quanto detto dal Decreto Legge 81 del 2008, di occuparsi della formazione del Rls. Questa consiste in un corso di 32 ore con aggiornamento annuale di 4 ore per aziende fino a 50 lavoratori e di 8 ore per le aziende sopra le 50 unità.
In caso di mancata formazione del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza, il datore di lavoro è sanzionato con l’arresto fino a 4 mesi o con un’ammenda da 1.315,20 a 5.699,20 euro.
I contenuti dei corsi che il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza deve affrontare sono:
- indicazioni su tecniche di individuazione e contenimento dei rischi
- rischi all’ interno del proprio ambiente di lavoro
- principi giuridici comunitari e nazionali, normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro, principali soggetti coinvolti e relativi obblighi
- indicazioni sulla rappresentanza dei lavoratori e le mansioni
- tecniche efficaci di comunicazione con i lavoratori.
La formazione dell’RLS può avvenire anche in modalità e-learning, ma solo nel caso di alcune aziende come dei settori terziario, pubblici esercizi, appartenenti al settore del turismo, dell’intrattenimento, del commercio, della ricerca e altre.
Cosa fa il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Nel d.lgs 81 2008 vengono riportati i compiti fondamentali del RLS. Vediamoli insieme:
- può effettuare sopralluoghi per valutare le condizioni in cui operano i dipendenti, dei macchinari e dei sistemi di produzione
- riceve e consulta il documento di valutazione dei rischi in modo da offrire un suo punto di vista circa le attività di prevenzione da adottare
- partecipa alle riunioni periodiche con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, gli addetti per la prevenzione incendi e il medico competente
- offre consulenza circa la formazione dei dipendenti in materia di salute e sicurezza, ma anche la valutazione dei rischi
- viene consultato per la designazione del responsabile e gli addetti al servizio di prevenzione e protezione;
- può fare ricorso alle autorità competenti (ASL, Direzione provinciale del lavoro e Autorità Giudiziaria) in caso di inadeguate misure di prevenzione e protezione
- viene consultato circa l’ organizzazione della formazione degli addetti all’ attività di lotta antincendio e primo soccorso;
- organizza attività volte a insegnare ai dipendenti come tutelare la propria sicurezza sul lavoro;
- comunica con i professionisti della vigilanza.
L’importanza di questo ruolo sta nel fatto che i dipendenti possono vedere riconosciuti i propri diritti. Inoltre, si tratta di un professionista in più che valuta tutti gli aspetti circa le misure di prevenzione. Se non sono adeguate, può intervenire e migliorare le condizioni sul luogo di lavoro.
Grazie al RSL e alla normativa di legge vigente, anche i lavoratori possono avere il controllo di molti aspetti dell’azienda che in passato non gli competevano.
Quanti RLS sono necessari in aziende o unità produttive?
La legge si occupa anche di definire il numero minimo previsto di Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, e li suddivide secondo questi criteri:
- in aziende o unità produttive che impiegano sino a 200 lavoratori: 1 rappresentante;
- in aziende o unità produttive che impiegano da 201 a 1.000 lavoratori: 3 rappresentanti;
- in aziende o unità produttive che impiegano più di 1.000 lavoratori: 6 rappresentanti.
Chi è il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza di sito produttivo (RLSP).
In base all’art.49 del Testo Unico i RLSP appartengono a quelle realtà aziendali che si creano quando una serie di aziende o cantieri si trovano ad operare nello stesso contesto produttivo.
Per sito produttivo si intendono:
- i porti di cui all’articolo 4, comma 1, lettere b), c) e d) della legge 28 gennaio 1994, n. 84, sedi di autorità portuale nonché quelli sede di autorità marittima da individuare con decreto dei Ministri del lavoro e della previdenza sociale e dei trasporti da emanare entro dodici mesi dall’entrata in vigore del decreto;
- centri intermodali di trasporto di cui alla direttiva del Ministro dei trasporti del 18 ottobre 2006, n. 3858;
- impianti siderurgici;
- cantieri con almeno 30.000 uomini-giorno, intesa quale entità presunta dei cantieri, rappresentata dalla somma delle giornate lavorative prestate dai lavoratori, anche autonomi, previste per la realizzazione di tutte le opere;
- contesti produttivi con complesse problematiche legate alla interferenza delle lavorazioni e da un numero complessivo di addetti mediamente operanti nell’area superiore a 500.
Nei siti produttivi il RLSP del sito deve essere nominato, tra i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sul lavoro delle aziende operanti nel sito produttivo.
La formazione del RLS
Che formazione devi svolgere se vuoi diventare RLS?
Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza deve essere formato come precisato dall’art. 37, comma 10 del D.Lgs. 81/08.
Il corso RLS cos’è ?
È un corso di formazione tra i più importanti corsi per le figure della sicurezza 81/08 volto appunto a formare con ben 32 ore di corso il futoro RLS aziendale
Le modalità, la durata e i contenuti specifici del corso RLS sono stabiliti in sede di contrattazione collettiva nazionale (art. 37, comma 11 D.Lgs. 81/08).
Conclusioni
La nomina del RLS è fondamentale in quanto dà voce alle esigenze dei lavoratori, sempre più attenti alla loro salute. Il RLS non solo partecipa alla designazione di un’altra figura importantissima in azienda, il RSPP, ma prende anche parte a tutte quelle iniziative volte a individuare le migliori misure di prevenzione che aiutino a contenere i rischi.
In questo modo, si evitano spiacevoli infortuni e anche interruzioni alla produzione. Se i luoghi di lavoro sono più sicuri, allora anche i lavoratori opereranno meglio.
L’importante è che il RLS concluda al meglio la sua formazione e che si preoccupi dell’ aggiornamento della stessa. I corsi per imparare la gestione dei rischi e delle misure di sicurezza è fondamentale per ridurre il numero degli infortuni sul lavoro fino a raggiungere lo zero. I datori di lavoro devono solo preoccuparsi di questo. Per il resto, la nomina del RLS è responsabilità completa dei dipendenti.